Ëdcò j'angej

a bèivo barbera

 

 

comicissima commedia in due atti di

Amendola, Barbero e Corbucci.

 

Adattamento di

Tremagi


 

 

L’antica rivalità tra gli abitanti di San Grato e San Biagio, viene inasprita da un’accesa diatriba tra Conte e Assessore alla Viabilità, dovuta al progetto per la costruzione di una nuova strada, che dovrebbe passare proprio dove sorge il castello dei nobili Savio. La questione non sembra facilmente risolvibile, ma questa volta l'aiuto arriva direttamente dal Cielo: un allegro fantasma è in cerca di una buona azione che gli valga la promozione alla categoria superiore, proprio come un vero Angelo Custode, e si materializza per mettere a posto ogni cosa. È lo spirito di Cosimo, capostipite della stirpe dei Conti Savio, tornato sulla Terra con una poco angelica ed incontrollabile passione per il gustoso prodotto dei vigneti piemontesi, che condurrà la vicenda all'ormai insperato lieto fine.