Saggio come un tacchino

 

            Tra i tacchini, come tra gli uomini, ci sono i furbi e gli imbecilli. Ebbene, io sono un tacchino intelligente. Abbastanza intelligente. Qualcuno potrà forse sostenere che c'è di meglio, ma è certo che le mie rotelle sono più oliate di quelle della gran parte del pollame comune.

            Per esempio, polli ed anatre mica sanno chi accende la luce al mattino. E' Duilio, il gallo. Lo sento che esce cantando dal pollaio che è ancora notte e, canta tu che canto anch'io, poco alla volta la luce si accende.

 

            Così va il mondo. Tutto quadra.

 

            Duilio non molla. Mai una volta che si dimentichi. Sono arrivato in cascina che ero grosso come un pulcino e adesso sono il più alto qui dentro, e Duilio non ha mancato una mattina.

            Un tempo, quando ero piccolo, Duilio mi faceva paura. Mi sembrava così alto e grosso e forte, con quella sua gran coda verde e gialla: un vero re del pollaio! Adesso, io peso dieci volte lui.

            Povero Duilio. Passa i suoi giorni sbraitando qua e là. Io intanto mangio. Per forza è rimasto un galletto mentre io son diventato tacchino.

 

            Tutto quadra. Così va il mondo.

 

            Ho anche capito che tutte le mattine, appena Duilio ha acceso la luce, dalla casa esce Biagio, il fattore. Attraversa l'aia e vuota il secchio del pastone nel trogolo. Ed io mangio. Accorro immediatamente e mangio. Mica come Duilio, che perde tempo ad urlare appollaiato sul cancello. Mangio e divento grande e grosso. Dieci volte più pesante di Duilio.

 

            Così va il mondo. Duilio. Luce. Biagio. Cibo. Tutto quadra.

 

            Stamane però Biagio ritarda. E' uscito per un attimo nell'aia, ma non ha portato il pastone. Non era mai successo.

            Sarà perchè è arrivata quella gente in cascina. Ci deve essere una festa. Sì, perchè sembravano allegri. per forza deve essere così. C'è una festa in cascina. Altrimenti Biagio avrebbe portato il pastone già da un pezzo. Già.

 

            Tutto quadra. Così va il mondo.

 

            Ah, eccolo che arriva. Lo sapevo. Ha ritardato un po', ma poi... ma... In mano non ha il secchio... Che diavolo è? L'accetta? Vorrà mica tagliar legna adesso che è ora di pranzo?

 

            Qui c'è qualcosa che non quadra...

 

            Di' un po', Biagio, ma ti sembra questa l'ora di...

            Zòch.

 

 

 

Gianni Marietta